martedì 23 marzo 2010

2X1: Mani Oziose e Clown Venuti Dallo Spazio

Il 2x1 questa volta si prende poco sul serio e vi propone due simpatiche commedie horror: Killer Klowns from Outer Space di Stephen Chiodo (USA 1988) e Idle Hands (in italiano tradotto con Giovani Diavoli) di Rodman Flender (USA 1999). Chi vincerà questa sfida a cavallo tra il passato e il presente? Intanto iniziate a morire dal ridere!



Vi fanno paura i clown o per meglio dire i pagliacci? E' una domanda un pò imbarazzante che equivale quasi a chiedere: credete alla befana? La mia risposta è no e a dir la verità non mi fanno più nemmeno ridere come facevano qualche lustro fa, soprattutto da quando mi sono reso conto che questi poveri uomini per fare il lavoro che fanno e per riuscire a strappare la fatidica risata tra le platee devono pure perdere palate della loro dignità e secondo me rimediano pure qualche livido tra schiaffi, pugni e calci simulati o meno. Probabilmente i fratelli Chiodo saranno stati mossi dalla compassione nei confronti di questi artisti circensi per concepire la folle idea di trasformarli in assassini extraterrestri e realizzare un film su questo insensato presupposto. Stranamente sono proprio genialate di questo tipo, che si fanno un baffo delle regole, che col passare del tempo vengono esaltate dai cultori del cinema poco impegnato fino ad acquisire l'ambita palma di pellicola di culto. Purtroppo però, in questo caso, non posso associarmi al numeroso gruppo di estimatori perchè ho trovato questo Killers Klowns from outer space poco esilarante e non in grado di tenere alto il suo nome riguardo ai suoi tanti sventolati contenuti di intrattenimento.
Gli autori infatti hanno profuso i loro sforzi quasi esclusivamente nella pedestre ricostruzione di tutto l'universo klownesco dimenticandosi di costruire attorno a questi elementi di corredo situazioni comiche degne di note, che alla fin fine dovrebbero pure costituire la vera essenza dell'opera. I tocchi di classe si limitano dunque al ribaltamento funzionale di alcuni oggetti caratteristici dell'ambiente: ad esempio i tendoni da circo diventano le astronavi degli invasori, le pistole giocattolo sparano popcorn mortale, lo zucchero a velo viene usato come bozzolo per generare nuove discendenze, ma tutto questo non riesce veramente a tenere alta l'attenzione per i 90 minuti scarsi di visione. Al massimo la vista di tutte queste leccornie colorate potrebbe instillare nello spettatore un'improvvisa fame per un tipo di cibo poco salutare.
La narrazione dà un forte senso di discontinuità nella sua successione di tanti siparietti che mostrano senza grandi sorprese lo scompiglio e il terrore perpetuati dalle creature dal naso rosso ai danni degli ignari terrestri.
A parte il ruolo di un attempato e scorbutico poliziotto avverso al popolo giovanile, che continua a ricevere telefonate pensando che si tratti ogni volta di uno scherzo, il resto dei personaggi risulta piuttosto anonimo e non riesce a salvare la baracca del reparto recitazione. Non metto in dubbio che qualcuno potrebbe raggiungere l'estasi mistica nell'assistere a questo tripudio di colori e giochetti visivi, senza dimenticare anche gli scadenti effetti speciali che aggiungono comunque un plus valore, ma come prodotto "scacciapensieri" l'unica regia di Chiodo si ferma alle sue premesse fallendo miseramente nel suo compito di farci evadere temporaneamente dalle problematiche della nostra esistenza, il minimo che si richiede ad un lungometraggio di questo genere.

GIUDIZIO FINALE: 6

Nota: il dvd in italiano di Killer Klowns from outer space è stato di recente distribuito dalla Koch Media.


"Le mani oziose sono terreno fertile per il diavolo"

Decisamente meglio questo "Giovani diavoli" che ho trovato più riuscito e più spassoso rispetto alle  insipide scorribande di paura dei clown. Se fossi Sam Raimi o il mitico personaggio da lui creato, Ash, io andrei fortemente fiero del film di Flender perchè omaggia e riprende con grande estro e vigore il tema della mano indemoniata, senza perdersi in futili spiegazioni sul come e perchè, bensì sviluppando direttamente il concetto contenuto nell' affermazione citata poc'anzi.
In effetti il protagonista, interpretato dal mostro di bravura Devon Sawa (Final Destination, Casper) è il classico bamboccione che non fa nulla dalla mattina alla sera e non si alza dal letto se non per sballarsi o per andare a rifornirsi di "roba" dai suoi due migliori amici. Questo buono a nulla viene preso di mira da un'entità maligna che, dopo aver constatato l'inattività del soggetto, si impossessa della sua mano dotandola di una sua propria mente con l'unico obiettivo di massacrare chiunque gli stia intorno. Si può ben immaginare a quante situazioni dilettevoli può dare vita un simile curioso spunto di partenza. E difatti la storia non lesina di macabre sequenze splatter, nelle quali si cita perfino Peter Jackson, che si sposano perfettamente con l'atmosfera scanzonata dell'opera.



La pellicola segue il canovaccio tipico delle commedie horror yankee quindi con il teenager allo sbando deciso a riprendere in mano la sua vita, la bellona di turno interpretata da una sempliciotta Jessica Alba, le due simpatiche e in stato di putrescenza spalle a cui è riservato il ruolo più prettamente demente e infine l'immancabile rock band, in questo caso i californiani Offspring, presenti sia nella colonna sonora che nel cameo pre-conclusivo del film. Avrete capito che Idle Hands non si distingue tanto per l'originalità quanto piuttosto per la maniera di essere completo e brillante da ogni punto di vista e per la capacità di far fruttare bene tutti i suoi familiari ingredienti diventando così un dignitoso passatempo apprezzabile sia dall'appassionato horror fino al midollo che dallo spettatore occasionale. Se magari il tanto acclamato Trick 'r Treat, col quale ha in comune l'ambientazione halloweeniana, avesse seguito e si fosse impadronito di questa arguta lezione cinematografica, a quest'ora non ci saremmo ritrovati con quel fuoco fatuo di cui siamo tutti a conoscenza.

GIUDIZIO FINALE: 7

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