mercoledì 2 settembre 2009

Il pagellino estivo: edizione 2009

Avevo pensato di proporvi la lista con annessi voti indicativi di tutti i film horror visti in questo mese e mezzo e passa di mia assenza. Sarà mia intenzione discuterne su queste pagine nel futuro prossimo, anche se sarà come avere una spina nel fianco quando mi toccherà commentare le ciofeche (e quelle ci sono sempre, altrimenti come potremmo conferire il giusto valore quando arriva il film discreto?)

  • Evil ed (4.0) Film di rara noia, sebbene con buone premesse, che riprende il concept del fulciano "Un gatto nel cervello" ma senza arte nè parte;
  • Parasomnia (8,0) Splendido esempio di horror demodè in cui i personaggi si battono per un'ideale, il tutto coadiuvato dall'aggiunta di splendide musiche liriche;
  • Hush (6,5) I thriller on the road sono tornati in voga ma questo arriva tardi perchè riprende pressapoco le stesse tematiche del migliore Shuttle;
  • Dance of the dead (7,0) Aria di anni '80 in questo scanzonato zombie movie, diretto con un inusuale piglio creativo;
  • Embodiment of evil (7,5) Un'affascinante trapianto di un personaggio del passato nella modernità, con tutti gli inconvenienti del caso. Visionario e immaginifico;
  • The chair (4,5) Un tremendo pasticcio che mescola case posseduta e personaggi nati dalla penna di E. A. Poe, ma il tutto sembra un contorno;
  • The girl next door (perfetto) L'America ingenua e puritana messa alla berlina in questa ineccepibile trasposizione del libro di Jack Ketchum;
  • Long weekend (7,5) Remake del miglior film sulla natura vendicativa che abbia mai visto. Superiore per certi aspetti, peggiore per altri. Messaggio finale rimasto praticamente intatto;
  • Legend of the bog (5,0) Ritorna il carismatico Vinnie Jones ma il suo ruolo non peggiora una storia di per sè insalvabile nonostante si respiri una bella atmosfera scozzese;
  • Nightmares (1983) (5,0) Horror ad episodi giustamente dimenticato in cui spicca la rappresentazione dell'ossessione di un ragazzo per un videogioco cabinato (già a quel tempo si lamentavano per le dipendenze videoludiche: a quanto pare non è cambiato niente col passare degli anni)
  • Dying breed 5,5 L'ennesimo Wrong Turn, girato meglio rispetto ai concorrenti ma totalmente inutile per la memoria dello spettatore
  • Slaughter 4,5 Il fondo del barile dell'edizione 2008 dell'After Dark festival: non meriterebbe nemmeno di stare nel classico spazio televisivo che Raidue dedica ai film tv dai forti contenuti
  • Train 7,0 Ritorna la musa Thora Birch nel più dinamico emule di Hostel: come si fa ad odiare un film sulle torture ambientato in un treno?
  • Taxidermia 9,0 Spettacolo divino, un dramma diviso in 3 parti con uno dei finali più indimenticabili mai visti in vita mia;
  • The morgue 4,0 Sconquasso che butta all'aria uno dei luoghi più belli della filmografia horror: il mausoleo. Per chi non ne ha mai abbastanza di scopritori di acqua calda;
  • Unrest 5,0 Horror ospedaliero con trama ridicola e che finisce ancora peggio. Immeritata la sua promozione solo per il fatto che si usavano veri cadaveri durante le scene di autopsia;
  • Albino Farm 5,0 Arieccoci! Un indipendente Wrong Turn che porta all'estremo il fattore mutazione genetica. Non così male ma la noia non vi lascerà durante la visione;
  • The cottage 6,5 Spy story che nasconde malamente l'ennesima copia di Wrong Turn: e siamo a tre;
  • Angst 7,0 Telecronaca della giornata tipo di un assassino appena uscito di prigione. Bello ma dai tempi troppo dilatati;
  • Timecrimes 7,0 La Spagna colpisce ancora con un simil thriller che gioca con i paradossi temporali. Affascinante;
  • The crypt 5,0 Amaro antipasto in assenza del vero film claustrofobico del 2009: The descent part II;
  • Alien raiders 6,5 Continuare a parlare in codice non serve a nulla tranne se si considera lo spettatore di turno come un deficiente. Un più che sufficiente sci-fi horror che pesca a piene mani da "La Cosa". Si concentra troppo sulla parte negoziazione ostaggi;
  • The last resort 5,5 Una sveltina di thriller che almeno non lesina nel sangue e nella sfilata di belle ragazze. La fotografia lo fa sembrare meglio di quanto non sia;
  • An American haunting 6,0 Altro film incasinato in costume: possessioni demoniache causate da maledizioni che nascondono un colpo di scena finale troppo abusato. Illusorio;
  • Mute witness 9,0 Sorpresona del 1994, ingiustamente dimenticato. Saccheggiato fino all'inverosimile per i temi che propone. In arrivo il remake (sgrunt!)
  • Wilderness 7,5 Era ora che arrivasse qualcuno in grado di non proporre i soliti assassini geneticamente modificati. Un film sulla sopravvivenza tra la cattiveria di giovani delinquenti inglesi;
  • Satanic 6,0 Buono solo a spezzoni. Merita per la presenza di due mostri sacri: Angus Scrimm e Jeffrey Combs, senza contare il bel colpo di scena che fa il mazzo a tanti teen horror rinomati
  • Room 205 6,5 Evanescente fotografia per un horror proveniente dal nord Europa che parla di specchi posseduti. Soddisfacente;
  • The Final Destination 7,5 Secondo solo a Final Destination 2, il quarto episodio dimostra come una formula vincente, se ben usata, potrebbe non stancare mai. Morti a gogò senza troppe pippe mentali per renderlo più complesso di quanto voglia apparire. Tensione sempre a massimi livelli. Spero che non sarà l'ultimo come quanto dichiarato dal titolo.



Tirando le somme, ecco di seguito i tre vincitori:

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